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Madonna di Costantinopoli

Scultura lignea policroma rappresentante Madonna di Costantinopoli, in veste gialla ocra manto azzurro, copricapo verde. In braccio sinistro, il bambinello semplicemente appoggiato. Vi è un gancio metallico apposto sul petto lato sinistro, sicuramente posticcio, forse per appoggio bambinello. Il bambinello sembra non essere suo, sia per manifattura che per la presenza di due segni sulla schiena, come presenza di ali poi staccate. Dunque un “angioletto” riutilizzato a bambinello dopo la rimozione delle ali ormai disperse.

STATO DI CONSERVAZIONE:

Appena pervenuta in laboratorio, a seguito di autorizzazione ad eseguire i lavori 6021 del 09/07/2021 a carico della ditta L.A.R.A. Restauri s.r.l. con progetto a cura di Alfonso Basile, si è potuto constatare quanto segue:

  • Evidenti attacchi da insetti xilofagi attivi;
  • La scultura risultava totalmente ridipinta; ultimo strato visibilmente ridipinto a smalti ed acrilici nell’incarnato, volti, mani, piedi; Totalmente ridipinto il manto, le dorature riprese a porporina, la veste, la base ricoperta di porporina e finti marmi, i decori a fiorellini dorati della veste.
  • Bambinello presentava braccia e gambe distaccate ed incollate con colla siliconica; dita mani bambinello spezzate e disperse.
  • Due dita della mano destra Madonna risultano spezzate. IV e V dito mano sinistra mancanti.

INTERVENTO DI RESTAURO

Prima fase è stata valutare, con l’apertura di saggi di pulitura, meccanicamente, tramite l’ausilio di bisturi, gli strati di ridipintura sovrammessi all’originale. Ci si è aiutati con solventi in gel applicati su tamponi di cotone idrofilo per ammorbidire gli

strati più coerenti, e per guidarci, secondo le funzionalità del test adottato, nella scelta più indicata del solvente più selettivo da adottare per la pulitura generale.

– Una volta scelto il solvente da adottare per la pulitura dell’intero manufatto, si è proceduto alla sua applicazione mediante tamponi di cotone idrofilo e mediante ausilio di bisturi e spatoline per i sottosquadri più impervi. Si è provveduto a comunicare i risultati con un primo SAL, mediante tasselli di pulitura.

Procedendo con la pulitura, si è provveduto a constatare che la scultura originale ha avuto pesante manomissione. Sembra infatti che la statua abbia sofferto di una caduta e perdita del colore e strati preparatori, forse a causa di eventi eccezionali (forte umidità, pioggia in processione…, ecc.). A seguito di questo evento eccezionale, sembra che il primo strato originale sia stato quasi totalmente asportato e rimosso. Si son fatti sondaggi per ritrovarne traccia e documentarne la presenza. Tracce del manto originale in celestino, son state trovate sul retro, parte alta in piccolissima porzione; della veste nell’angolo del gomito destro ed alla base vicino ad i piedi. Di quest’ultima presenza si è provveduto in seguito a lasciarne traccia a vista con un tassello al negativo. Le dorature su bordini della base e del manto sono totalmente assenti, non è stata trovata traccia alcuna, anche se si ipotizza sicuramente la presenza.

La base anch’essa non ha mostrato durante la pulitura, alcuna presenza di doratura originale, sicuramente caduta e/o rimossa, ma durante il riporto alla luce dello strato verde in finto marmo, ha iniziato a cedere lo stucco sottostante riportando alla luce un’iscrizione poco decifrabile.

Anche per il copricapo, di colorazione verde ha evidenziato ai tasselli di pulitura un colore grigio, che nascondeva anch’esso una incamottatura con tela del copricapo originale, molto probabilmente di colore giallino di cui si son trovate sporadiche tracce. Del copricapo originale, giallino, non rimane nulla, perché purtroppo sembra sia stato addirittura scalpellato.

  • Si è proceduto successivamente ad una disinfestazione da attacco di insetti xilofagi, mediante aspirazione a bassa pressione attraverso i fori, del rosume presente, ed

iniezioni di permetrina (nome commerciale Perxil 10 CTS) a cicli attraverso i fori di sfarfallamento;

  • E’ stato necessario un consolidamento successivo dei fori con resina acrilica in soluzione a bassa concentrazione (nome commerciale Paraloid B72 CTS in soluzione al 5% con Dowanol PM);
  • Una volta pulita la scultura dalle ridipinture, si è passato al consolidamento delle lesioni emergenti, non tantissime, ma utili perché il legno ha continuato a muoversi nel tempo, riportando anche sul successivo strato di preparazione aggiunto, tante piccole microlesioni. Si è proceduto con iniezioni di un consolidante in resina acrilica ACRIL AC33 commercializzato dalla CTS applicato con siringhe a bassa pressione, in diversi cicli ed in diverse diluizioni dal 10% fino al 50% . Non è stato necessario intervenire con imperniazioni.

Come consigliato dai funzionari dell’Alta Sorveglianza della Soprintendenza, non sono state ricostruite le dita mancanti, non essendo possibile ristabilire la loro posizione.

  • E’ stata effettuata stuccatura delle lesioni, parti mancanti, a seguito di consolidamento, mediante preparato appositamente con gesso di bologna e colla di coniglio.
  • E’ stata eseguita verniciatura nebulizzata con vernice ritocco Lefranc & bourgeois e ritocco pittorico delle parti, mediante apposite vernici per restauro Maimeri.
  • Riequilibratura cromatica finale con vernice protettiva UV della lefranc &bourgeois.

A seguire, documentazione fotografica e rilievo dei punti relativi alla esecuzione delle stuccature

Prima fase è stata valutare, con l’apertura di saggi di pulitura, meccanicamente, tramite l’ausilio di bisturi, gli strati di ridipintura sovrammessi all’originale. Ci si è aiutati con solventi in gel applicati su tamponi di cotone idrofilo per ammorbidire gli

strati più coerenti, e per guidarci, secondo le funzionalità del test adottato, nella scelta più indicata del solvente più selettivo da adottare per la pulitura generale.

– Una volta scelto il solvente da adottare per la pulitura dell’intero manufatto, si è proceduto alla sua applicazione mediante tamponi di cotone idrofilo e mediante ausilio di bisturi e spatoline per i sottosquadri più impervi. Si è provveduto a comunicare i risultati con un primo SAL, mediante tasselli di pulitura.

Procedendo con la pulitura, si è provveduto a constatare che la scultura originale ha avuto pesante manomissione. Sembra infatti che la statua abbia sofferto di una caduta e perdita del colore e strati preparatori, forse a causa di eventi eccezionali (forte umidità, pioggia in processione…, ecc.). A seguito di questo evento eccezionale, sembra che il primo strato originale sia stato quasi totalmente asportato e rimosso. Si son fatti sondaggi per ritrovarne traccia e documentarne la presenza. Tracce del manto originale in celestino, son state trovate sul retro, parte alta in piccolissima porzione; della veste nell’angolo del gomito destro ed alla base vicino ad i piedi. Di quest’ultima presenza si è provveduto in seguito a lasciarne traccia a vista con un tassello al negativo. Le dorature su bordini della base e del manto sono totalmente assenti, non è stata trovata traccia alcuna, anche se si ipotizza sicuramente la presenza.

La base anch’essa non ha mostrato durante la pulitura, alcuna presenza di doratura originale, sicuramente caduta e/o rimossa, ma durante il riporto alla luce dello strato verde in finto marmo, ha iniziato a cedere lo stucco sottostante riportando alla luce un’iscrizione poco decifrabile.

Anche per il copricapo, di colorazione verde ha evidenziato ai tasselli di pulitura un colore grigio, che nascondeva anch’esso una incamottatura con tela del copricapo originale, molto probabilmente di colore giallino di cui si son trovate sporadiche tracce. Del copricapo originale, giallino, non rimane nulla, perché purtroppo sembra sia stato addirittura scalpellato.

  • Si è proceduto successivamente ad una disinfestazione da attacco di insetti xilofagi, mediante aspirazione a bassa pressione attraverso i fori, del rosume presente, ed

iniezioni di permetrina (nome commerciale Perxil 10 CTS) a cicli attraverso i fori di sfarfallamento;

  • E’ stato necessario un consolidamento successivo dei fori con resina acrilica in soluzione a bassa concentrazione (nome commerciale Paraloid B72 CTS in soluzione al 5% con Dowanol PM);
  • Una volta pulita la scultura dalle ridipinture, si è passato al consolidamento delle lesioni emergenti, non tantissime, ma utili perché il legno ha continuato a muoversi nel tempo, riportando anche sul successivo strato di preparazione aggiunto, tante piccole microlesioni. Si è proceduto con iniezioni di un consolidante in resina acrilica ACRIL AC33 commercializzato dalla CTS applicato con siringhe a bassa pressione, in diversi cicli ed in diverse diluizioni dal 10% fino al 50% . Non è stato necessario intervenire con imperniazioni.

Come consigliato dai funzionari dell’Alta Sorveglianza della Soprintendenza, non sono state ricostruite le dita mancanti, non essendo possibile ristabilire la loro posizione.

  • E’ stata effettuata stuccatura delle lesioni, parti mancanti, a seguito di consolidamento, mediante preparato appositamente con gesso di bologna e colla di coniglio.
  • E’ stata eseguita verniciatura nebulizzata con vernice ritocco Lefranc & bourgeois e ritocco pittorico delle parti, mediante apposite vernici per restauro Maimeri.
  • Riequilibratura cromatica finale con vernice protettiva UV della lefranc &bourgeois.

A seguire, documentazione fotografica e rilievo dei punti relativi alla esecuzione delle stuccature

Figura 1: Madonna Costantinopoli prima dell’intervento di restauro

Figura 2: Madonna di Costantinopoli particolare. Si notano mancanze dita mano sx e mani bambinello, con braccio destro distaccato, che ne evidenzia un precedente incollaggio con silicone

Figura 3: Particolare caduta di colore e stucco volto bambinello che ne evidenzia la l’incarnato sottostante

Figura 4: Particolare mano dx, con II e IV dito distaccati e fortunatamente recuperati

Figura 5: Particolari braccio dx bambinello e dita mano dx Madonna recuperate

Figura 6: Particolare piede dx con evidente stratificazione di colori sovrammessi

Figura 7: Particolare mano sx bambinello con evidenti mancanze delle dita

Figura 8: Particolare mano sx della Madonna, con evidenti mancande delle dita

Figura 9: Particolare manto e veste

Figura 10: Particolare volto e copricapo. Presenze di lesioni sul volto, ridipinture pesanti

Figura 11: Resto Madonna Costantinopoli; Già si notano importanti mancanze al di sotto della pesante ridipintura, manto e copricapo

Figura 12: Particolare manto e copricapo

Figura 13: Particolare retro manto

TASSELLI PULITURA

Figura 14: Particolare tasselli pulitura volto
Figura 15: Estensione dei tasselli di pulitura nella rimozione dello strato superficiale di ridipintura

Figura 16: Particolare tassello pulitura manto

Figura 17: Tassello di pulitura alla base
I tasselli di pulitura hanno riscontrato la presenza di un doppio strato di colore sugli incarnati, con la presenza della pellicola pittorica originale al 90% (nella apertura dei tasselli si riscontrano delle mancanze dovute ad abrasioni, colpi accidentali ecc, ecc). E’ stato riscontrato un unico strato di colore sovrammesso per quanto riguarda manto azzurro e veste che emerge di colorazione rosa. Nel proseguo della pulitura, si è riscontrata la presenza di tracce di ulteriore strato sottostante, ma in bassissima percentuale. Sulla base, al di sotto dello strato verdino, si è poi riscontrato un ulteriore stato riportante iscrizione. Si è riportato alla luce quest’ultimo strato. 

 

Figura 18: Durante il proseguo della pulitura, si son ritrovate tracce di pellicola pittorica sottostante, in minimissima parte, come messo in evidenza.

Figura 19: Durante la pulitura alla base, a causa della caduta di porzione di stucco, si è messo in evidenza una porzione di scritta. Al di sotto di tale scritta, si intravedono frammenti di pellicola pittorica originale di colore rossa. La scritta emergente dovrebbe essere coeva con lo strato riportato alla luce, poiché evidentemente è stata ripresa in più occasioni rispetto alla scultura.

Figura 20: Particolare strato emergente alla base della scultura, parte superiore, di colorazione verde

Figura 21: Particolare pulitura base ed in fase di stuccatura a fermare cadute di colore, con due evidenti mancanze in corrispondenza del bordo superiore a causa di bruciature molto probabilmente da fiamme di candela

Figura 22: Particolare retro a fine pulitura ed in fase di stuccatura

Figura 23: Fase finale pulitura ed in esecuzione stuccatura

Figura 24: Frontale dopo l’intervento di restauro

Figura 25:Retro dopo intervento di restauro

Tracce di iscrizione alla base

Relazione tecnica